Cosa accumunano questi tipi di slogan molto comuni nei periodi di saldi? Praticamente tutti i prezzi sono del tipo x.99€. Ma non è molto più comodo mettere una cifra intera, seguita da due zeri??
Comodo sì, ma il nostro cervello è più attratto dai 9, o meglio dalla prima cifra a sinistra, prima della virgola. Facciamo un esempio: se parliamo di sfuggita con un nostro amico di una fotocamera vista su un volantino, che costa 299€, quando gli diremo il prezzo, non diremo "costa 300€", ma quasi 300€ oppure sulle 200€ e qualche cosa. Il che è molto diverso se il prezzo fosse stato 301€ o 305€: in questo caso avremo detto al nostro amico che la fotocamera costava sui 300€ o addirittura sui 300€ e qualche cosa. Tutto ciò vale anche per i servizi: ad esempio cercando un buon fabbro a Torino ci accorgiamo che i prezzi possono essere indicati in rete con delle cifre decimali che finiscono per 9 (es. 49,90€ invece di 50).
Ovviamente questa è una tecnica di marketing che preme molto sulla psicologia dei consumatori, come se ogni persona, nella propria testa, associasse gli oggetti (sia chiaro: solo quelli superflui!) ad una determinata categoria di prezzo! Se abbiamo 300€ di budget, potremo scegliere tra tantissimi prodotti a 299€ e perchè diavolo dovremo acquistarne uno a 301€?? Poi è fondamentale constatare alcune cose:
- il nostro cervello vede e da' importanza inconsciamente alla prima cifra, quella delle decine, delle centinaia o delle migliaia, e non a quelle dell'unità o dei centesimi. Tra due prezzi, 499 e 500, il primo risulterà molto più basso (anche se effettivamente c'è solo un futile euro di differenza);
- il nostro cervello ringrazia coloro che ci danno un resto: abbiamo una banconota da 200€? Bene. Acquistiamo un prodotto da 199€, ci sentiamo soddisfatti perché rientra nel budget, e ci danno anche 1 euro di resto! A questo proposito, ricordiamoci che abbiamo solo tagli di banconote da 5,10,20,50,100,200 e 500 e questo giochino lo si può fare praticamente con tutte le combinazioni di banconote.
C'è da dire anche un'altra cosa: la famosa associazione prodotto-fascia di prezzo, funziona principalmente con gli oggetti "Non necessari": avete mai visto il pane a 0.49€?? No. Qui il discorso è diverso perché al cervello poco importa pagare 0.01€ in più o meno per qualcosa di cui ha veramente bisogno. Nei supermercati, troviamo molto spesso prodotti anche a 1.15€, a 2.06 ecc.. ma solo i prodotti realmente in offerta terminano con due bei 99.
Ovviamente non è neanche detto che il cassiere ci dia quel centesimo di resto, perché appunto "inutile".
Questo gioco di marketing funzionava anche con la lire: ad esempio torvavamo prodotti a 1990 lire invece di 2000. Cosa ci ricorda tutto ciò? Dov'è che vediamo 3 cifre decimali in euro, in modo da formare un numero da 4 cifre come se fosse in lire? Nei benzinai, i prezzi non sono espressi con numeri fino ai centesimi, ma fino ai millesimi! Perché? Perché la benzina, che costa 1.563€, sembrerà a quelli più grandicelli che hanno vissuto con la lira, di pagare la benzina 1536 Lire o comunque meno di 1.60€, circa 3000 Lire.
Ai più giovani, che hanno vissuto la loro adolescenza nel periodo dell'euro, e che quindi hanno cominciato ad utilizzare i propri soldi per acquistare autonomamente i prodotti in euro, non importa di spendere 5€ per un prodotto, invece di 4.99€. Se vogliono, lo comprano, e anzi si domandano più spesso dei grandi il perché di questa "buffonata" del centesimo in meno. Magari con il passare del tempo, si capirà che è inutile mettere i prodotti a un euro o un centesimo in meno, perché il trucchetto non funziona più...e magari ne escogiteranno un altro più efficace.
Leggenda o storia?
Quando cominciarono a comparire i primi registratori di cassa, i gestori dei negozi dovevano far attenzione che effettivamente il cassiere registrasse i soldi e li mettesse in cassa, e non nella sua tasca. I registratori di cassa, ancora oggi, fanno un rumore, un trillo, quando vengono aperti. Per questo motivo, a quei tempi si pensò di mettere i prezzi di poco inferiore al prezzo tondo, in modo che il cassiere dovesse aprire la cassa per forza per prendere il resto. Ogni volta che si faceva un acquisto, la cassa emetteva il suono, e il proprietario sapeva con certezza che i soldi del prodotto venduto erano finiti in cassa.
Chissà se ancora una volta ci troviamo davanti ad una leggenda o ad una vera storia....
Alla prossima!
.Un centesimo. Non 1 euro.
RispondiEliminaOnestamente ogni volta che vedo tipo 299 penso solo, solamente e sempre a 300 euro netti.
RispondiEliminao tipo 1,99 penso subito 2 euro.
Quindi è una colossale pagliacciata che porta solo ad avere problemi di cambio.
Sarebbe da vietare totalmente questa pratica.
Su Ebay c'era un libro che mi interessava molto, dal costo di 14,99 euro.Per principio non l'ho acquistato, perché di fatto costa 15 euro, invece mettendolo a quel prezzo, è palese il comportamento scorretto del venditore. Anzi, significa prendere per il sedere il potenziale cliente, beffarsi di lui.
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